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Ricerca originaleConfronto tra resezione a cuneo (procedura Winograd) e resezione a cuneo più avulsione completa della piastra ungueale nel trattamento delle unghie incarnite

Il presente studio retrospettivo ha confrontato l’efficacia della resezione a cuneo (procedura Winograd) e della resezione a cuneo più avulsione completa della piastra ungueale per il trattamento delle unghie incarnite (onicocriptosi). Sono stati eseguiti due metodi chirurgici in 95 pazienti con un’unghia incarnita allo stadio 2 o 3. Ogni paziente è stato esaminato settimanalmente fino alla guarigione e poi a 1, 6 e 12 mesi di follow-up. I risultati misurati erano la durata dell’intervento, il tempo di guarigione, il tasso di recidiva, l’incidenza dell’infezione postoperatoria e l’aspetto estetico dopo l’intervento. Dei 95 pazienti (115 unghie incarnite) inclusi nel presente studio, 39 (41,1%) sono stati sottoposti a resezione del cuneo (procedura Winograd) e 56 (59%) a resezione del cuneo più avulsione completa della lamina ungueale. La durata media dell’intervento chirurgico per la resezione del cuneo (procedura Winograd) e la resezione del cuneo più avulsione completa della lamina ungueale è stata rispettivamente di 14,9 ± 2,4 minuti e 15,1 ± 3,2 minuti (p = .73). I tempi di guarigione corrispondenti erano 2,8 ± 1,2 settimane e 2,7 ± 1,3 settimane (p = .70). La recidiva si è sviluppata in 3 (3,2%) pazienti dopo la resezione del cuneo (procedura Winograd) e in 4 (4,2%) dopo la resezione del cuneo più avulsione completa della lamina ungueale. Inoltre, l’infezione postoperatoria si è verificata in 3 (3,2%) pazienti dopo la resezione del cuneo (procedura Winograd) e in 2 (2,1%) dopo la resezione del cuneo più avulsione completa della lamina ungueale. Entrambe le procedure chirurgiche erano pratiche e appropriate per il trattamento delle unghie incarnite, essendo semplici e associate a una bassa morbilità e a un alto tasso di successo. Tuttavia, dal punto di vista estetico, la resezione a cuneo (procedura Winograd) sarebbe la scelta migliore perché la lamina ungueale rimane intatta.