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Salvare gli alberi più grandi del mondo

Majestic sequoias in Sequoia National Park. (trees; sunlight; forest; conifers; sequoia tree)

© Kenneth Sponsler/Fotolia

“Se uno di questi Re Sequoia potesse venire in città in tutta la sua divina maestà per essere visto in modo impressionante e per poter perorare la propria causa, non ci sarebbe mai più mancanza di difensori”. – John Muir

Ci sono dei giganti nelle isolate montagne della Sierra Nevada in California – antichi giganti rossi, gli ultimi della loro specie. Sebbene fossero conosciuti da secoli dai nativi americani, non fu prima del 1830 che gli alberi più imponenti del mondo, le sequoie giganti, furono “scoperti” dai cacciatori bianchi. Ci vollero altri 20 anni perché la loro esistenza permeasse la coscienza del grande pubblico, e le strade furono presto costruite per facilitare l’accesso. Uno dei primi alberi a guadagnare fama, il massiccio “Discovery Tree”, fu abbattuto appena un anno dopo la sua identificazione. Ci vollero cinque uomini per 22 giorni per segare il suo tronco di 1300 anni, e il suo ceppo fu usato come pista da ballo. Anche se fu presto evidente che il legname di questi enormi organismi era inferiore a quello di altre conifere (il legno spesso si frantumava quando il pesante albero colpiva il terreno), un certo numero di alberi di vecchia crescita furono abbattuti solo per dimostrare la loro esistenza, e campioni furono venduti a musei di tutto il mondo. Inoltre, molti taglialegna non potevano resistere al fascino e al prestigio dell’abbattimento di tali alberi massicci, e i boschetti cominciarono a diminuire.

John Muir, un appassionato conservatore di terre selvagge, fu uno dei principali difensori delle sequoie giganti contro la loro insensata distruzione. Lui e il suo Sierra Club, che ha preso l’albero come suo logo, hanno sostenuto i parchi nazionali e le foreste nazionali che ora proteggono gli stand rimanenti, a partire dal Sequoia National Park nel 1890. Nel 1906 l’eloquenza di Muir durante un viaggio in campeggio con il presidente Theodore Roosevelt portò all’espansione del Parco Nazionale di Yosemite per proteggere il Mariposa Grove, e la Sequoia National Forest fu formata nel 1908 per preservare molti dei boschetti rimasti. Anche la consapevolezza pubblica della situazione e della bellezza dei maestosi alberi crebbe, e nel 1909 Roosevelt ricevette una petizione con più di un milione di firme per salvare il vulnerabile Calaveras Grove, che alla fine divenne un parco statale nel 1931. Oggi anche gli alberi giovani non vengono disboscati, e gli organismi più grandi del mondo (per volume) sono ancora una volta liberi di invecchiare e diventare enormi.