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Chi sono io?

Who Am I LogoChi sono io? Chi voglio diventare? Chi mi ha fatto diventare Dio? – Queste sono alcune delle domande più profonde che possiamo fare, eppure tutto ciò a cui Dio ci chiama è essere più noi stessi, il nostro vero io.

La nostra tradizione ha la tendenza a preoccuparsi del peccato e del giudizio, dove la nostra identità è determinata dalla somma dei nostri trionfi e fallimenti morali. Eppure la tradizione che ha origine nelle Scritture racconta una storia diversa. “Io non ti condanno”, dice Gesù alla donna adultera. Invece, la chiama a una maggiore completezza.

Questa meditazione ci aiuterà a porre tre domande chiave sul nostro potenziale di completezza: Dove sono stato? Quali sono le tensioni del mio essere? E, cosa in me sono chiamato a sviluppare? Il me con cui ci identifichiamo cambia e si sviluppa nel corso della nostra vita. Cambiano le nostre virtù, i nostri interessi e il modo in cui facciamo delle scelte. Chi ero e il modo in cui vivevo era un po’ diverso dieci anni fa da quello che sono ora.

  • Primo, considero quelle virtù e qualità dentro di me che mi hanno portato dove sono ora – la mia fede e le mie convinzioni, il mio lavoro, le mie relazioni, il mio stato di vita. In altre parole, chi era il me che mi ha portato dove sono?

Il vero io riguarda le cose interiori, non il nostro stile di abbigliamento o il nostro taglio di capelli. Come disse Gesù ai farisei: “Voi pulite l’esterno della tazza e del piatto, ma l’interno è sporco”. Dio mi ha dato doni, capacità e talenti che mi attirano verso il bene e verso Dio. Eppure ho anche delle debolezze dentro di me che mi allontanano da ciò che desidero essere. Essere integro significa impegnarsi con i miei doni unici in modo da essere attirato verso Dio e la persona gentile che desidero essere.

  • Quali sono le tensioni interiori che contribuiscono o tolgono al mio potenziale di integrità?

Dio mi accetta come sono, con queste tensioni, doni e debolezze. C’è la storia evangelica di Zaccheo, che sale su un albero per vedere Gesù dall’alto delle folle. Gesù lo chiama giù dall’albero e si invita a casa di Zaccheo per la cena. Ora Zaccheo è un esattore delle tasse che è disprezzato dalle folle. Si chiedono perché Gesù voglia essere amico di un tale peccatore che ha preso dalla gente più soldi del dovuto. Ora Gesù non condona le azioni di Zaccheo, ma non lo condanna mai una volta. Gesù ama Zaccheo per quello che è e lo chiama ad essere più Zaccheo, quello che è in Dio, quello che Dio lo ha fatto essere.

Dio non si occupa di condannare, ma di chiamare le persone ad un senso più profondo di sé, a promuovere i nostri doni. In termini ignaziani questo è il magis. Significa lottare per il più, il più grande, il più profondo. Quando tu ed io ci sforziamo per il magis, ci sforziamo di diventare più tu ed io. Non ci viene chiesto di essere qualcun altro. Piuttosto, ci viene chiesto di diventare più noi stessi.

  • Chi è il vero sé in me che cerca di emergere? In che tipo di persona desidero crescere? Quali sono le virtù che desidero promuovere o continuare a promuovere?

Dio ti sta chiamando a questo un giorno alla volta, chiamandoti ad essere più completo, più te. Rispondere alla domanda Chi sono io? riguarda più il nostro sviluppo personale che condannare noi stessi o cercare di essere una persona diversa. Come Gesù chiese ai suoi discepoli: “Chi dite che io sia?”, forse dovremmo chiedere a Dio di noi stessi: “Chi dite che io sia? Chi desideri che io diventi?”

Finiamo con una preghiera per l’integrità:

Dio che mi hai fatto, tu mi accetti come sono.
Tu mi ami come sono.
Tu mi chiami ad essere me.
Tutto me stesso è passato, presente e futuro ai tuoi occhi.

Le cose che ho, le capacità che ho, le forze che ho, sono mie.
Le cose che mi mancano, le capacità che mi mancano, le forze che mi mancano, sono anche ciò che sono.
Chiamami all’integrità, a un senso più profondo di me stesso, così ciò che mi manca può essere riempito da te.

Scelgo il mio vero sé.
Scelgo di portare il frutto del mio essere.
Scelgo il magis, con il tuo incoraggiamento,
giorno
per
giorno.

Musica di Kevin MacLeod e Audionautix.com