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10 peggiori canzoni degli anni 90

Il tempo può fare cose strane alla musica. Può rendere l’inizialmente terribile in qualche modo accettabile. Come spiegare altrimenti l’attuale tendenza a riesaminare e riutilizzare la musica fatta negli anni ’90? Come correttivo alla nostalgia infinita, la gente ha bisogno di ricordare che c’era della musica davvero, davvero brutta fatta allora.

10. Billie – ‘Because We Want To’
Una quindicenne figlia della scuola di Sylvia Young con un bel ramo in stile Whitney ‘grrrr-unts’ ha scatenato questa traccia paedo pop su un pubblico ignaro. Suonando come uno scoiattolo Bonnie Langford che ‘fa pop’ allo show di fine trimestre, il coro era fastidioso e leggermente minaccioso, come se un gruppo di personaggi in stile Village Of The Damned fosse fuori a prenderci tutti. Le cose sono migliorate. ‘Honey To The B’ era un choon simile a ‘Never Ever’ e ‘Walk Of Life’ suggeriva che una nuova direzione ‘matura’ era lì per essere presa se lei la voleva (non l’ha fatto) ma questo era dannatamente terribile.

BP
9. Ricky Martin – ‘Livin La Vida Loca’
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AKA ‘The Horns Of Doom’. Terribile soprattutto perché ha iniziato il trend della musica latina da bar (‘Mi Chico Latino’!), che ha raggiunto il suo orribile apice con l’album di ritorno di Santana ‘Supernatural’ (non chiamatelo ritorno, chiamatelo massicciamente noioso). Anche per il fatto che la signora ritratta in ‘Livin…’ ha qualche enorme problema di malattia mentale. Ha bisogno di aiuto!

RM

8. The Lighthouse Family – ‘Lifted’
Quando il primo Starbucks aprì nel Regno Unito nel 1998, questo fu il primo brano ad essere diffuso nel negozio principale. Beh, forse. Inzuppato in ondate di beige, ‘Lifted’ era un inno per rinunciare alla vita, trasferirsi in periferia e vivere la tua vita in conversazioni sulla stuccatura.

LF

7. The Cranberries – ‘Zombie’
Una passeggiata grunge-lite attraverso i problemi dell’IRA con testi presumibilmente scritti da un pesce rosso (“With the same old team/Since 1916”) e cantati da una donna che apparentemente sta vivendo il più gutturale, inesorabile, lavoro di 72 ore che si possa immaginare. Grizzly.

Cran

6. Savage Garden – ‘Affirmation’
Una lista di lavanderia di Deepak Chopra-lite positivismi che induce al vomito e ingoia le Clinton Cards. Veramente, c’è una cosa come troppa terapia.

MM

https://www.youtube.com/watch?v=CPjnWympFbI&hl=en&fs=0&rel=0&autoplay=0&showsearch=0&showinfo=0&iv_load_policy=0

5. Lene Marlin – ‘Sitting Down Here’

Grida come una foglia di lattuga bagnata, questo tentativo di “prendere un po’ di quei soldi di Alanis Morrissette” sembrava che i French And Saunders facessero un cantautore femminile dal polso debole. Marlin ora lavora nel quartier generale dell’IKEA per organizzare la loro eventuale invasione totale della Russia.

LM
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4. Limp Bizkit- ‘Faith’

…E la fine della musica (altrimenti nota come nu metal) era su di noi. La versione di Fred Durst (il peggiore) di ‘Faith’ era parte di una tendenza a prendere successi pop e a rifarli, um, solo accelerando un po’ il ritornello e urlandoci sopra. ‘Ironico’ sì, ma anche terribile.

LB

3. Fatboy Slim – ‘Praise You’
Principalmente perché sembrava essere ovunque dopo la sua uscita. Alla radio, in ogni compilation di gol su Football Focus o in ogni replay di Del Boy che cade attraverso il bar, ‘Praise You’ era onnipresente. Quando la sentiamo ora, trasaliamo al ricordo di qualcuno che fa il ballo del ‘pesce grande/pesce piccolo’.

FS

2. Celine Dion – ‘My Heart Will Go On’
Una ballata enorma che sembrava prendere la residenza nei piani alti della classifica per la maggior parte degli anni ’90 (se la memoria non ci inganna), il brano di Celine con la pipa di pan ha assorbito la tristezza collettiva che risulta quando la gente va a vedere un film di James Cameron.

CD

1. Wet Wet Wet – ‘Love Is All Around’
E’ stato per via delle doppie immagini di Hugh Grant e Andie McDowell che sorridono nel video? Le chitarre cod-folk che vengono pizzicate nei versi? Gli archi che scendono sul brano come una nebbia rossa collettiva? O lo stile vocale di Marti Pellow che suona un po’ come se stesse avendo una svolta divertente. È tutto questo.

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