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Perché Shakespeare ha scritto in pentametro giambico?

Shakespeare ha scritto in pentametro giambico perché era il metro di versi più comune del tempo. Non l’ha stabilito lui. Edmund Spenser lo usò in The Faerie Queene:

Ecco l’uomo, la cui Musa un tempo ha mascherato,
come il tempo le ha insegnato, in umili erbacce di Shepheards,
Ora sono costretto a un compito ben più arduo,
per le trombe sterne a frantumare le mie canne di Avena,
e cantare di cavalieri e dame;

E Christopher Marlowe in Didone Regina di Cartagine:

Su. Vieni gentile Ganimed e gioca con me,
ti amo bene, di’ a Iuno quello che vuole.

I poeti lo usavano almeno dal medio inglese, come Geoffrey Chaucer nei Canterbury Tales:

Whan that aprill with his shoures soote
The droghte of march hath perced to the roote,
And bathed every veyne in swich licour
Of which vertu engendred is the flour;

(I primi due versi sono un po’ sciolti nel metro, ma il secondo distico è abbastanza rigoroso, pronunciato in modo rozzo: e BAH-thed EV’ry VEIN in SWICH li-QUOR/di cui vir-TUE en-GEN-dred è il FLOOR”.)

Il “perché” è semplicemente che si percepisce che si adatta abbastanza bene ai ritmi naturali dell’inglese. Il francese e l’italiano usano spesso linee di sei piedi, che corrispondono a circa lo stesso numero di parole ma con più terminazioni di genere. Le parole inglesi tendono a mescolare sillabe sottolineate e non sottolineate, quindi si hanno iambs e trochees nel discorso abbastanza frequentemente. Non so davvero perché abbiamo scelto il verso giambico piuttosto che quello trocaico; per quanto ne so è arbitrario.

Per quanto riguarda il perché abbia scritto in versi… in parte rende le commedie più facili da memorizzare. Un certo tipo di struttura aiuta a ricordare come le parole si incastrano tra di loro: un suono dà il via al successivo. Le canzoni sono ancora più memorabili, ma i versi in bianco sembrano essere sufficientemente memorabili per gli attori da mantenere più opere in repertorio.

E infine, semplicemente suona bene. Al pubblico piace il suono dei versi, che risale all’antichità. Può avere una qualità ipnotica.

Il pentametro giambico sembra adattarsi ad un punto dolce in inglese: avere abbastanza struttura per essere memorabile e piacevole, senza sentirsi cantilenante. Lingue diverse si sono stabilite su forme diverse per soddisfare i suoni comuni disponibili in quelle lingue.

Shakespeare ha scritto quasi esclusivamente in versi per le sue prime opere, ed è diventato più prolisso man mano che andava avanti, specialmente per i personaggi comici. I versi trasportano particolarmente bene la forza del dramma. Man mano che si sentiva più a suo agio nel lasciare che il gioco di parole da solo portasse la commedia, cominciò a scrivere di più in prosa.

Si può dire che il suo lavoro sia stato fatto con la prosa.