“Perché l’America è così depressa?” dal New York Times
Non è una coincidenza che la nostra politica e la nostra salute mentale siano diminuite così rapidamente, allo stesso tempo.
Ognuno ha la sua definizione di crisi politica. La mia è quando la nostra salute mentale collettiva inizia ad avere un effetto profondo sulla nostra politica – e viceversa.
Non può essere una semplice coincidenza che i due siano diminuiti in tandem. L’American Psychiatric Association ha riferito che dal 2016 al 2017, la percentuale di adulti che si sono descritti come più ansiosi dell’anno precedente è stata del 36%. Nel 2017, più di 17 milioni di adulti americani hanno avuto almeno un episodio depressivo maggiore, così come tre milioni di adolescenti dai 12 ai 17 anni. Quaranta milioni di adulti ora soffrono di un disturbo d’ansia – quasi il 20% della popolazione adulta. (Questi sono i casi noti di depressione e ansia. I numeri reali devono essere stupefacenti.)
I rapporti veramente dolorosi riguardano il suicidio. Tra tutti gli americani, il tasso di suicidio è aumentato del 33% tra il 1999 e il 2017.
Tutta questa carneficina mentale avviene in un momento in cui decenni di divisione sociale e politica hanno messo gli uni contro gli altri bianchi e neri, uomini e donne, vecchi e giovani. Oltre agli aspri antagonismi sociali, il paese è tormentato da sparatorie di massa, dai pericoli sconvolgenti di internet, dalle rivelazioni di una diffusa predazione sessuale, dal peggioramento degli effetti del cambiamento climatico, da una concorrenza virulenta, dallo spettro dei batteri resistenti agli antibiotici, dal macinante debito degli studenti e dalla crisi degli alloggi, dell’assistenza sanitaria e dell’istruzione superiore. L’ambiente spaventoso aiuta a provocare la depressione, la depressione provoca il pensiero catastrofico, e il pensiero catastrofico fa sembrare l’ambiente ancora più terrificante di quanto non sia.
Da questo oscuro calco della mente è nata la fame di una figura forte e vendicatrice il cui arrivo ha inviato onde d’urto ancora più strazianti nella società. Se il presidente Trump è davvero malato di mente, come molti dei suoi critici sostengono, potrebbe essere il leader più rappresentativo che abbiamo mai avuto.
Tuttavia, come sanno tutti coloro la cui mente è in pericolo, non è sufficiente parlare della malattia mentale in termini generali e astratti. Le sfide individuali di una persona non sono semplicemente estrazioni di un malessere nazionale.
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