Anche se gli spiritisti Aladura hanno le loro fondamenta in Nigeria e Benin, le varie denominazioni che compongono il movimento cristiano hanno poi trovato un forte seguito nelle comunità della diaspora che vivono a Londra. Trovatevi a sud del fiume la domenica, ed è impossibile non notare le loro fluenti vesti bianche.

Con sede a Peckham, la fotografa documentarista Sophie Green era ben consapevole di queste chiese. Immediatamente catturata dal loro abito radioso, ha iniziato a frequentare le loro funzioni settimanali di sette ore, dove è stata presa dal loro impegno per la fede e la comunità in un mondo sempre più atomizzato e secolare. È stato qui che ha iniziato il progetto che sarebbe poi diventato Congregation, un nuovo libro pubblicato da Loose Joints.

“Sono rimasta incantata dalla potente dimostrazione del loro impegno verso una fede, è stato incredibile vedere le persone unirsi attraverso un’esperienza condivisa così semplice ma ovviamente molto commovente e gioiosa”, dice.

“Questa esperienza ha innescato il desiderio di esplorare ulteriormente e documentare ciò che avevo visto. Da allora ho iniziato a fare fotografie conoscendo lentamente le varie chiese di Southwark e guadagnando la fiducia dei loro pastori e delle congregazioni, un processo che è continuato negli ultimi due anni.”

Con il progetto, Green è stata attenta a fare una rappresentazione onesta e a rispettare le persone coinvolte. È stato un processo che l’ha vista chiedere sempre il permesso, non disturbare mai chi stava pregando, e lavorare “velocemente, silenziosamente, con attrezzatura minima” tra le funzioni.

“Trovo che l’unico modo per creare connessioni significative è essere fisicamente presente e incontrare e parlare apertamente con le persone”, spiega. “Fortunatamente le persone che ho fotografato e intervistato per questo progetto erano felici di condividere la loro esperienza con me, ed erano orgogliosi che le loro fotografie fossero viste da un pubblico più ampio per ottenere apprezzamento e comprensione per la loro chiesa e comunità.”

Le sue fotografie catturano una ricchezza di scene – il trambusto dei frequentatori della chiesa che filtra fuori, la serenità degli altari decorati, i crocifissi che sembrano emanare una luce interiore – scattate in eventi che includono feste del raccolto, la Domenica delle Palme e feste di compleanno dei bambini. Ma altrettanto tempo è dedicato alle realtà quotidiane delle funzioni moderne: microfoni arrotolati e sedie impilate, membri della congregazione in coda per i furgoni dei gelati, bambini che imbrattano i muri della chiesa e tirano calci alle palle nel parcheggio.

Il risultato è una ricca visione di uno spazio sociale – uno che vede Green rimanere interamente focalizzato sulle persone che si riuniscono per realizzarlo. (Come ringraziamento ai partecipanti per aver offerto il loro tempo e i loro sforzi, ha tenuto workshop di fotografia, lezioni di danza e inviato copie di stampe a tutti coloro che hanno partecipato al progetto)

“Il mio lavoro si è sviluppato enormemente con il livello di connessione e fiducia costruito tra me e le persone che ho incontrato e con cui ho familiarizzato durante il tempo in cui ho scattato. Questo ci ha permesso di essere giocosi nel processo di creare composizioni insieme. È fondamentale che i miei soggetti partecipino attivamente alle riprese e si divertano a farne parte, in modo che il prodotto finale non sia semplicemente la mia visione attraverso l’obiettivo come un osservatore documentarista.”

“Credo che condividere storie unisca le persone. Non può che essere una buona cosa cercare di capire meglio le comunità con cui coesistiamo. Sono sempre stato attratto dai gruppi che sono orgogliosi di essere se stessi. La religione è un concetto così politicamente carico, è una contraddizione affascinante nel senso che può causare un danno così polarizzante e isolante nel mondo, ma può anche infondere così tanto amore, connessione, disciplina, speranza e ispirazione.”

Congregation è disponibile ora da Loose Joints. Questa serie è anche presente in un pezzo più ampio sulle chiese spiritualiste Aladura di Londra, che potete leggere ora su TIME.

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