“Cosa c’è che non va nella mia relazione?”

Ricordo ancora di essermi fatta questa domanda più e più volte quando un anno fa stavo avendo una grossa discussione con il mio ragazzo. A quel tempo, sembrava che tutto quello che si poteva fare era piangere, aspettando che le cose migliorassero, o peggiorassero.

Ma c’è una via d’uscita? Se sì, come possiamo trovarla?

Nella sua rivoluzionaria opera “On Becoming a Person”, lo psicologo americano Carl Rogers ha posto molte domande ai lettori per valutare le loro relazioni. Qui ho scelto 7 domande chiave che possono essere utili.

Anche se non sappiamo dove stiamo andando, aiuta almeno sapere dove siamo nelle nostre relazioni.

Sono me stesso? O mi sto comportando come se fossi qualcosa che non sono?

“Mi accetto come una persona decisamente imperfetta, che non funziona in ogni momento nel modo in cui vorrei funzionare?”

A volte abbiamo la pressione di vivere secondo lo standard di qualcun altro, di soddisfare un certo ideale sociale. A volte ci si sente come se, se non ci comportiamo bene, deluderemo le persone e le cose cominceranno a cadere a pezzi.

Se hai questa sensazione, allora forse è il momento di staccarti dalla tua relazione, prenderti una pausa e chiederti: “Chi sono io?”

È facile agire secondo le aspettative di qualcun altro per un po’, ma credimi, non si può fingere per sempre.

Posso essere abbastanza espressivo come persona da comunicare senza ambiguità ciò che sono?

“Quando sto vivendo un atteggiamento di fastidio verso un’altra persona ma non ne sono consapevole, allora la mia comunicazione contiene messaggi contraddittori. Le mie parole danno un messaggio, ma sto anche comunicando in modo sottile il fastidio che provo e questo confonde l’altra persona e la rende diffidente, sebbene anch’essa possa essere inconsapevole di ciò che sta causando la difficoltà.”

Tutti noi abbiamo sperimentato questa lotta: qualcosa non va nella relazione, ma non vogliamo parlarne direttamente. Tuttavia, dire all’altra persona come ci si sente non significa necessariamente che si farebbe del male all’altra persona. Infatti, quando si desidera una relazione duratura, è importante per voi costruire il consenso, conoscere i gusti e le antipatie dell’altro.

Perciò forse è il momento di chiedersi veramente: “Cosa voglio veramente?”

Posso essere abbastanza forte come persona da essere separato dall’altro?

“Posso possedere e, se necessario, esprimere i miei sentimenti come qualcosa che mi appartiene e separato dai suoi sentimenti? Sono abbastanza forte nella mia separatezza da non essere abbattuto dalla sua depressione, spaventato dalla sua paura, né inghiottito dalla sua dipendenza?… Quando posso sentire liberamente questa forza di essere una persona separata, allora scopro che posso lasciarmi andare molto più profondamente nella comprensione e nell’accettazione di lui perché non ho paura di perdere me stesso”

Tutti dicono che due diventano uno nella relazione: È nella relazione che ci completiamo e dipendiamo l’uno dall’altro. Ma è vero?

Il fatto è che se entrambe le persone dipendono completamente l’una dall’altra senza trovare la propria passione e il senso della vita, allora la relazione comincerebbe a diventare stagnante, debole e vuota, ed entrambe le persone si prosciugherebbero gradualmente l’un l’altra della loro forza ed energia. Quindi due non diventano uno nella relazione. Due non possono diventare uno nella relazione. È proprio a causa dell’amore che dobbiamo essere indipendenti e forti per sostenerci a vicenda.

Posso accettare pienamente l’altra persona per quello che è?

“Posso accettare ogni aspetto di quest’altra persona che mi presenta? O posso riceverlo solo condizionatamente, accettando alcuni aspetti dei suoi sentimenti e disapprovando silenziosamente o apertamente tutti gli altri aspetti?… Sento che dovrebbe seguire i miei consigli, o rimanere in qualche modo dipendente da me, o modellarsi su di me?”

Se stai chiedendo, aspettando, sperando che l’altra persona cambi ultimamente, lo accetteresti ancora per quello che è anche se non cambia?

Posso entrare nel suo mondo privato così completamente da perdere ogni desiderio di valutarlo o giudicarlo?

“Posso lasciarmi entrare completamente nel mondo dei suoi sentimenti e dei suoi significati personali e vederli come lui?… Posso entrarvi con tanta sensibilità da potermi muovere liberamente, senza calpestare significati che sono preziosi per lui? Se ci permettiamo di capire veramente un’altra persona, potremmo essere cambiati da quella comprensione. E tutti noi temiamo il cambiamento. Hai allora il coraggio di abbassare te stesso e di abbracciare veramente la persona che ami?

La mia relazione è statica? Ho paura del cambiamento?

“Le vere relazioni hanno un modo eccitante di essere vitali e significative… Posso anche accettare l’esperienza cambiata e i sentimenti cambiati che possono verificarsi in me e in lui. Le vere relazioni tendono a cambiare piuttosto che rimanere statiche.”

Stai affrontando dei cambiamenti nella tua vita? La vostra relazione è cambiata perché il vostro partner ha un nuovo hobby? Un nuovo lavoro? Un nuovo piano per la sua vita? Quali sono le cose che ti impediscono di affrontare questi cambiamenti?

Posso incontrare quest’altro individuo come una persona che sta diventando, o sarò legato al suo passato e al mio passato?

“Più cerco di ascoltare me stesso e le esperienze che avvengono in me, e più cerco di estendere lo stesso atteggiamento di ascolto ad un’altra persona, più rispetto provo per i complessi processi della vita. Così, divento sempre meno incline ad affrettarmi a sistemare le cose, a fissare obiettivi, a plasmare le persone, a manipolarle e spingerle nel modo in cui vorrei che andassero. Sono molto più contento di essere semplicemente me stesso e di lasciare che un’altra persona sia se stessa”

Tutto sommato, siamo imperfetti. L’amore è tra persone imperfette.

Perciò prenditi una pausa, staccati dalla relazione per un po’, passa del tempo con te stesso, vai a dormire dai tuoi vecchi amici.

Il futuro può non esserti chiaro. Ma col tempo lo saprai.

Pubblicità