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1357: Free Speech

Penso che l’ultimo fotogramma debba essere interpretato come chiunque stia predicando a Cueball che si stanca delle sue scemenze e gli mostra la porta BarnZarn (talk) 05:02, 12 agosto 2019 (UTC)

Davvero? Personalmente penso che sia il contrario. 172.69.34.24 19:35, 26 febbraio 2021 (UTC)

Questo fumetto è terribilmente datato ormai.162.158.158.57 07:38, 3 aprile 2019 (UTC)

Sì, tutti sanno che le porte non esistono più. 172.69.34.24 19:35, 26 February 2021 (UTC)

Sarebbe carino menzionare come questo si applichi solo al governo federale; le discussioni su come viene applicato agli stati potrebbero essere oltre lo scopo di questo wiki. Inoltre, potrebbe essere divertente notare che la libertà di associazione e altre libertà specificate nella Bill of Rights hanno la stessa portata. Cioè, ci sono pochissimi poteri enumerati dati al governo federale, il Bill of Rights specifica alcune limitazioni sul Congresso – ma in generale, la restrizione sul Congresso era ai poteri enumerati, un concetto che ha reso il Bill of Rights ridondante – e il Bill of Rights non si applica (come scritto) a nessuno tranne il governo federale. 173.245.54.40 20:08, 18 aprile 2014 (UTC)

Il Primo Emendamento si applica anche ai vari governi statali (comprese le loro filiali, come i governi locali) attraverso la dottrina dell’incorporazione, che si basa sul Quattordicesimo Emendamento (che riguarda gli Stati). Per essere sicuri, il testo del Quattordicesimo Emendamento non specifica questa dottrina, quindi il tutto è un po’ stiracchiato, ma è il modo in cui le corti lo interpretano ora. Questo (insieme all’ampia interpretazione dei tribunali dei poteri enumerati) rende il Bill of Rights tutt’altro che ridondante (e io per primo sono felice di averlo applicato il più ampiamente possibile). -TobyBartels (talk) 23:55, 18 aprile 2014 (UTC) Ho cercato di affrontare alcune delle preoccupazioni che hai sollevato modificando il primo paragrafo. Sentiti libero di modificare/migliorare il mio lavoro. Orazor (talk) 11:42, 7 ottobre 2014 (UTC)

Ho chiarito la frase sul fatto che la Costituzione è un documento legale. I documenti legali non sono necessariamente limitati all’attività del governo (per esempio, un contratto d’affitto è un documento legale ma non dice nulla su ciò che il governo può o non può fare). Ho aggiunto la frase “che definisce la struttura e i poteri del governo” alla fine della frase. Elsbree (talk) 04:55, 18 aprile 2014 (UTC)

Un altro evento recente (nelle ultime due settimane) è stata una campagna contro Stephen Colbert per una citazione fuori contesto presa da un pezzo del suo show. E’ stato messo sotto hash-tagging “CancelColbert”. È interessante notare che le persone di Fox News che avevano sostenuto il tizio di Duck Dynasty erano completamente contro Colbert. 108.162.237.218 05:09, 18 April 2014 (UTC)

Quella porta nell’ultimo fotogramma è una backdoor per il fascismo. –Mus (talk) 06:27, 18 aprile 2014 (UTC)

Sei parente di questa donna? LOL. Tuttavia, sono d’accordo che il fumetto sarebbe più forte e accurato se non avesse quell’ultimo pannello. Essere in disaccordo con il discorso di qualcuno non significa buttarlo fuori. I luoghi di alloggio pubblico, come la maggior parte delle imprese, devono essere non discriminatori. – Frankie (talk) 11:59, 18 April 2014 (UTC) Lettura-comprensione fail. Leggere l’intera riga in basso; è una frase completa. Rimuovendo l’ultima clausola si nega la prima. – Fluffy Buzzard (talk) 14:38, 18 aprile 2014 (UTC) Alle aziende è permesso buttare fuori la gente per quasi tutte le ragioni. La clausola non discriminatoria non ha nulla a che fare con ciò che la gente dice, e non è nemmeno tangenziale al Primo Emendamento. E sì. Essere in disaccordo con qualcuno nel tuo dominio significa che puoi buttarlo fuori. Infatti, puoi buttarli fuori se sei d’accordo con loro. O se non li conosci. O se è tuo fratello. 108.162.237.218 21:25, 18 April 2014 (UTC)

Qualcuno può aggiungere qualcosa dicendo che anche altri paesi hanno leggi simili sulla libertà di parola? Lo farei io stesso, ma sono nuovo nell’editare il wiki e non saprei come scriverlo. Cheeselord99 (talk) 07:19, 18 aprile 2014 (UTC)

Lo farei se ci fosse una sorta di riassunto di essi disponibile. Anche se c’è la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani dell’ONU, non credo che richieda specificamente a qualsiasi entità (come un ente governativo) di fare (o non fare) qualcosa, proprio come capisco che la maggior parte delle cose relative alle Nazioni Unite siano. Credo che sia una guida/dichiarazione/definizione/risoluzione/dichiarazione di fede, e spetterebbe poi a qualsiasi ente governativo applicarla o rispettarla. Brettpeirce (talk) 12:08, 18 aprile 2014 (UTC) “Qualcuno può aggiungere qualcosa dicendo che anche altri paesi hanno leggi simili sulla libertà di parola?” Stai insinuando che pensi che TUTTI gli altri paesi abbiano leggi simili, o ALCUNI altri paesi hanno leggi simili? Dire che il dittatore locale fa schifo, o che la religione locale è una stronzata non è certamente un discorso libero protetto in molti, molti paesi. –RenniePet (talk) 23:07, 21 aprile 2014 (UTC)

Questo sarà uno di quegli XKCD che tutti stanno linkando, per fare un punto.Jkrstrt (talk) 08:27, 18 aprile 2014 (UTC)

Anche se, dirò, sono un po’ preoccupato che il punto che la gente potrebbe fare è che “Argumentum ad Populum” è totalmente legittimo, poiché c’è un suggerimento che si potrebbe dedurre che se un gruppo di persone è arrabbiato con te per qualcosa che dici meriti di essere mostrato alla porta. E non sono sicuro che questo sia il messaggio voluto, e anche se lo fosse, non sono sicuro che sia un buon messaggio. Dire una verità scomoda o indesiderata a una comunità (che quasi certamente li farà arrabbiare, e li farà pensare che sei uno stronzo, diciamo) non significa che la porta sia una risposta appropriata. D’altra parte, quando si dicono tali verità, si ha probabilmente una giustificazione migliore di “Perché la libertà di parola”, sperando solo che le masse scontente la ascoltino davvero.108.162.216.46 10:49, 18 April 2014 (UTC)

Questo è il punto, se la tua unica difesa è “Libertà di parola” – dovresti essere messo alla porta. –Jeff (talk) 15:05, 18 aprile 2014 (UTC) Ovviamente, nessuno che fa un argomento personalmente pensa che l’unica difesa sia “non è illegale per me dire questo”. Altre persone, difendendolo a posteriori, non sono d’accordo con l’argomento ma sono offese dalla censura del suo argomento. I democratici pensano che non ci siano meriti negli argomenti repubblicani, e la maggior parte dei repubblicani pensa che non ci siano meriti negli argomenti democratici; secondo la tua logica, un democratico che difende il diritto di un repubblicano di avere un lavoro, frequentare il college, andare al supermercato, e in generale essere tollerato, è ipocrita e dovrebbe effettivamente credere che i repubblicani dovrebbero essere messi alla porta. Immaginate in che mondo di merda vivremmo se tutti volessero mostrare la porta alle persone con cui non sono d’accordo. 108.162.218.197 00:57, 12 giugno 2015 (UTC) Non è affatto ovvio, in realtà. Credo che la lingua inglese abbia un sostantivo per il tipo specifico di persona che, facendo un ragionamento, pensa personalmente che l’unica difesa sia “non è illegale che io dica questo”: troll. E in ogni caso, immaginate in che mondo di merda vivremmo se la sincerità del credo fosse considerata un’attenuazione dell’importanza legale dell’incitamento diretto alla violenza. “Sì, vostro onore, ho detto a quell’uomo che i proprietari di quella pizzeria meritavano che il loro locale venisse fatto saltare in aria come rappresaglia per i loro crimini, per i quali non avevo prove, e che si sono rivelati inesistenti; ma in mia difesa, ci credevo così sinceramente che avrei voluto sparargli io stesso”. 162.158.214.76 20:06, 9 agosto 2018 (UTC)

Sono precisi sia Jeff che 108.162.216.46. L’esempio di 108.162.216.46 di una verità scomoda o indesiderata che causa rabbia è possibile. Sta al messaggero assicurarsi di inquadrare correttamente il punto e usare materiale di supporto appropriato per giustificare le sue affermazioni. Un messaggero con cattive notizie non dirà “libertà di parola”, ma “questa è la prova” se vuole evitare di essere messo alla porta. 173.245.55.85 (talk) (firma i tuoi commenti con ~~~~)

Il problema, naturalmente, è che molte persone non sono disposte ad ascoltare le prove quando gli si dicono cose che non vogliono sentire. Diciamo che, non so, se stai frequentando un forum particolarmente conservatore dove le persone stanno facendo a turno per colpire “Obamacare”, anche se hai una ragione perfettamente razionale, supportata da numeri, ecc. per dire che potrebbe non essere così male, o potrebbe anche essere buono, c’è una discreta possibilità che tu possa essere messo alla porta semplicemente perché questa è un’opinione impopolare, non importa quanto buone siano le tue ragioni. Ed è il tipo di persona che vuole punire qualcuno semplicemente per aver detto qualcosa di impopolare su un forum, semplicemente perché è impopolare (o, nel caso di alcuni amministratori/mod, qualcosa che non gli piace personalmente), che mi preoccupa usando questo fumetto come supporto retorico. Perché il messaggio di questo fumetto funzioni, la comunità/ecc. deve essere disposta ad ascoltare prove razionali e spesso non lo sono. 108.162.216.46 22:55, 18 April 2014 (UTC) Francamente, sarebbe del tutto appropriato per tutti quei tipi di persone usare questo fumetto come supporto retorico. Il tuo “diritto” di dire ciò che pensi, libero da interferenze, vale solo negli spazi pubblici e nella tua proprietà. Non avete certamente il diritto di usare i media di altre persone come veicoli per i vostri pensieri. Quindi sì, è perfettamente giusto (e, per inciso, l’unica soluzione praticabile) che la persona che controlla il mezzo decida cosa viene detto su quel mezzo. Ed è perfettamente giusto e corretto anche per l’amministratore più tristemente fuorviante, chiuso, assetato di potere, dogmatico o estremista, indicare questo fumetto e dire: “Non sono disposto a trasmettere le vostre opinioni”. È proprio questo il punto. La libertà di NON diffondere le idee con cui non si è d’accordo è altrettanto fondamentale e soffre di pochissime eccezioni. 108.162.229.122 00:32, 22 agosto 2014 (UTC)

Ho visto per caso questo oggi, pensavo fosse rilevante: https://www.youtube.com/watch?v=uJMqYcRgf-A&t=51s 173.245.54.60 16:56, 18 aprile 2014 (UTC)

Il video non esiste più lmao 172.69.34.24 19:35, 26 febbraio 2021 (UTC)

Questo fumetto lo ha completamente al contrario! Ci sono persone che dicono “Stai violando il Primo Emendamento” quando vengono censurate da qualcuno che non è il governo; si sbagliano, e questo fumetto sarebbe assolutamente corretto se si rivolgesse a loro. Ma non è così. Infatti, non parla affatto del Primo Emendamento (o di disposizioni simili in altre costituzioni o altre leggi); parla solo della libertà di parola. E se vieni censurato su Facebook, o in un centro commerciale privato, o dovunque, allora sì, la tua libertà di parola viene violata.

Non è illegale, e potrebbe anche non essere sbagliato (perché il mio blog dovrebbe mostrare il tuo discorso, dopo tutto?), ma è comunque una limitazione alla tua libertà di parlare. E se volete sostenere che Facebook o il centro commerciale (o anche il mio blog) non dovrebbero farlo, allora è una posizione perfettamente legittima da prendere. Finché non dici nulla sul Primo Emendamento o simili, ma invece ti lamenti della libertà di parola, allora la mia unica risposta (se voglio rispondere) è spiegare perché non dovresti avere libertà di parola su quel forum, non qualche blaterare irrilevante sul governo. -TobyBartels (talk) 23:41, 18 April 2014 (UTC)

Il fumetto non affronta il concetto di libertà di parola in sé; affronta il *diritto* alla libertà di parola. Certo, il tuo discorso potrebbe essere limitato su certi forum o in certe comunità, ma generalmente non hai un vero e proprio *diritto* alla libertà di parola lì. È semplicemente che il forum o la comunità non vogliono sostenere le tue idee. –V2Blast (talk) 02:37, 19 aprile 2014 (UTC) Chi decide se questo è un diritto o no? 108.162.217.47 (talk) (firma i tuoi commenti con ~~~~) I diritti non sono solo per i governi. Qualsiasi entità può concedere diritti e poi mantenerli o violarli. (Facebook chiama i suoi termini di servizio una “Dichiarazione dei diritti e delle responsabilità”, e lo è, anche se si tratta principalmente dei loro diritti e delle nostre responsabilità). Quindi si potrebbe sostenere che Facebook (in quanto forum pubblico destinato a tutti e tutto) dovrebbe garantire la libertà di parola (cosa che in un certo senso fa, con alcune eccezioni, ma solo implicitamente), mentre un blog personale non dovrebbe (e poi ci sono anche forum che forse dovrebbero garantire la libertà di discorso on-topic o qualcosa del genere). La gente considera anche i diritti naturali (che è come li tratta la Dichiarazione d’Indipendenza, anche se la libertà di parola non è nella sua lista), ma personalmente penso che sia più chiaro discutere su quali dovrebbero essere i diritti piuttosto che su quali sono i diritti naturali. Quindi, se qualcuno sostiene che FB (ad esempio) sta violando il suo diritto alla libertà di parola, allora al massimo lo si ha per un tecnicismo (perché non è un diritto naturale e nemmeno un diritto esplicitamente concesso da FB), ma il loro vero punto è che FB sta violando la loro libertà di parola (cosa che FB a volte fa davvero, anche in modi che i suoi termini di servizio non autorizzano, da cui varie lamentele di tanto in tanto come questa). -TobyBartels (talk) 17:30, 19 aprile 2014 (UTC)

Vedo 2 ironie:1. Quelli del lato BGLT+ tendono ad usare anche l’argomento ‘Free Speech’.2. Questo è stato postato nel Venerdì Santo.Greyson (talk) 23:52, 18 aprile 2014 (UTC)

Guardando il #1, non ho idea di cosa tu stia cercando di dire. Stiamo leggendo lo stesso fumetto? 172.69.34.24 19:35, 26 febbraio 2021 (UTC) Sulla prima ironia, penso che questo articolo rappresenti piuttosto male il clamore intorno all’incidente di Duck Dynasty (che è menzionato nella spiegazione dell’articolo). Non si trattava solo del fatto che la gente sentiva che i diritti del ragazzo erano stati violati (i meriti del quale argomento non sto commentando), ma che A&E essenzialmente gli ha teso un agguato dopo che ha dato un’opinione, in un’intervista, che nessuno dovrebbe aspettarsi che non abbia. È essenzialmente lo stesso problema dell’incidente del Chik-fil-a, dove la gente si è arrabbiata moltissimo per un cristiano dichiarato che donava soldi a gruppi anti-gay, anche se lo stava facendo da diversi anni. Non si tratta solo dei diritti del primo emendamento, ma del fatto che A&E, un’azienda che è così orgogliosa di essere aperta e tollerante con la comunità BGLT, abbia fatto cadere il martello così forte su qualcuno che era già noto per avere opinioni opposte. Il punto è che mentre A&E ha tecnicamente il diritto di mostrare la porta al ragazzo di Duck Dynasty, non possono seriamente farlo senza minare seriamente le loro stesse ragioni per licenziarlo. 173.245.54.45 18:49, 19 April 2014 (UTC)

Ho avuto la situazione in cui esprimo disaccordo con qualcuno e questo mi accusa di violare il suo diritto di libertà di parola. Una possibile risposta a questo, che in realtà non userei, è “difendo assolutamente il tuo diritto del Primo Emendamento di comportarti come un idiota”. Mark314159 (talk) 15:14, 19 aprile 2014 (UTC)

Bene, mentre è corretto dire che il tipo di azioni di cui si parla in questo fumetto non violano il Primo Emendamento, non è affatto fuori tema sottolineare che ci sono problemi con la libertà di parola in questione. Fondamentalmente, Randall Munroe sta ripetendo una linea di argomentazione popolare in questi giorni, e che sfortunatamente elude l’intera questione se le entità non statali possano essere censori. Se si pensa alla questione per più di due secondi, è abbastanza chiaro che possono esserlo. Prendete per esempio un gruppo di teppisti armati che minacciano fisicamente un giornalista. (Se non rappresentano un governo, secondo un’interpretazione rigorosa dell’argomento appena fatto nell’xkcd di cui sopra, stanno solo fornendo conseguenze e “mostrando la porta” a qualcuno il cui discorso non gli piace. Quindi, ovviamente, ci sono molto chiaramente azioni non statali che equivalgono alla censura.

Il fatto che ti si debba spiegare che il ricatto è illegale… 172.69.34.24 19:35, 26 febbraio 2021 (UTC)

OK, e le azioni non violente? Questo può ancora incorrere in un sacco di zone grigie. Di sicuro, nessuno deve a nessun altro l’uso della propria sede o piattaforma per qualcun altro per esprimere il proprio punto di vista – *sarebbe una violazione dei diritti di libertà di parola essere costretti a farlo. E certamente, i boicottaggi di coloro con cui si è in disaccordo per influenzare l’opinione pubblica hanno una solida storia nelle società democratiche. Ciò che è problematico, tuttavia, e che sconfina in una sorta di censura privatizzata, è il tipo di attivismo “no platform” che sembra essere di moda in questi giorni, che cerca di negare *qualsiasi* sede a coloro che si ritiene abbiano opinioni inaccettabili o che stiano praticando “hate speech” – concetti scivolosi e in continua espansione, mi sembra. Chi è che dovrebbe avere il potere di “mostrare la porta” in un vero e proprio silenzio? BTW, un recente post sul blog solleva queste preoccupazioni in risposta alla vignetta di cui sopra qui, e ho bloggato a lungo su questo l’anno scorso qui per quanto riguarda alcune delle azioni più censorie di Ada Initiative. Iamcuriousblue (talk) 04:17, 20 aprile 2014 (UTC)

Guarda, i due concetti che sollevi sono cose diverse. E non è compito di un governo determinare quale punto di vista sia valido o migliore, e nemmeno proteggere o promuovere quel PoV. Il punto è che il governo degli Stati Uniti (in questo caso) deve rimanere non ostile (se questa è una parola) ai punti di vista dissenzienti. In effetti, soprattutto verso i punti di vista dissenzienti. Teppisti che minacciano i giornalisti? Sono d’accordo che è un problema. E lo stato/il governo locale (nella maggior parte dei casi) dovrebbe fare del suo meglio per prevenire questo tipo di coercizione. Il principio generale è che negli Stati Uniti vogliamo creare un mercato delle idee il più aperto possibile. Quella struttura di mercato non determina il valore del contenuto di un discorso. Semplicemente gli permette di esistere. Quindi il governo degli Stati Uniti non può impedire agli altri di non ascoltare, o anche di dire a un oratore di stare zitto. Dovete vedere che questo non può essere il ruolo di un governo che cerca di promuovere un discorso aperto e costruttivo. Perché una volta che il governo inizia a favorire un punto di vista o a fornire un “trattamento più favorevole” per, diciamo, il vostro giornalista costretto, allora sta condonando o sostenendo quel particolare discorso rispetto ad altri. E questo, se ci pensate per più di due secondi, è di per sé una violazione della stessa garanzia di libertà di parola. Orazor (talk) 11:42, 7 ottobre 2014 (UTC)

In effetti, ci sono situazioni (dichiaratamente rare) in cui il “diritto alla libertà di parola” può richiedere a un ente privato di ospitare un oratore. Marsh contro Alabama ha coinvolto un testimone di Geova che distribuiva letteratura in una città aziendale completamente di proprietà di una società. La Corte Suprema ha ritenuto che, poiché gli spazi dichiaratamente privati di una città aziendale erano simili a spazi pubblici, la società non poteva applicare una legge sullo sconfinamento contro il testimone di Geova senza violare il Primo Emendamento. Finché si parla del “diritto alla libertà di parola” (che va oltre il Primo Emendamento), il caso Pruneyard Shopping Center, in cui il proprietario di un centro commerciale è stato costretto a permettere la partecipazione di un oratore a causa di una legge della California che espande i diritti di libertà di parola nelle aree commerciali, serve come un altro esempio di dove un ente privato può essere costretto ad accogliere il discorso di un altro. 173.245.54.13 10:25, 21 aprile 2014 (UTC)

TL;DR –Dgbrt (talk) 18:52, 21 aprile 2014 (UTC)

Un articolo molto recente che praticamente fa a pezzi questo fumetto. XKCD di solito è sul punto, ma questo va un po’ troppo oltre. http://www.realclearpolitics.com/articles/2014/04/22/freedom_to_marry_freedom_to_dissent_why_we_must_have_both_122376.html 173.245.56.86 (talk) (per favore firma i tuoi commenti con ~~~~)

Non ho idea di cosa volessi dire con “triturare”. “shredding” si riferisce sia al taglio che al nome di un trucco da skateboard.

Trovo molto inquietante che uno dei fumetti a tema scientifico più popolari su Internet dia un via libera alla chiesa cattolica in questo modo. La chiesa cattolica non è un governo, è un’istituzione culturale internazionale, quindi, se la chiesa cattolica bandisce persone, idee, discorsi e comportamenti da tutti i domini della sua influenza organizzativa, questo fumetto sostiene chiaramente una tale mossa. (Dubito che l’autore abbia bisogno di un primer su quella parte della storia.) La posizione dichiarata che la libertà di parola significa solo che il governo non può venire dopo di te, ma le istituzioni culturali possono e tu devi solo stare zitto e andartene se non sei d’accordo con questo. 108.162.215.85 (talk) (firma i tuoi commenti con ~~~~)

Come ateo, le politiche della chiesa cattolica non hanno alcuna rilevanza per me. Non visito le chiese cattoliche, non frequento le scuole cattoliche e non uso le imprese cattoliche. Se a qualcuno non piace quello che fanno, può semplicemente andarsene. Quando abbastanza gente sarà stufa, saranno un’istituzione culturale pari a zero. O uno, o qualsiasi altra cosa. Un numero troppo piccolo per avere una qualche influenza sulla società in generale. A meno che tu non stia suggerendo che la gente abbia in qualche modo il diritto di imporre cose sulla proprietà di qualcun altro, il che è falso. 108.162.237.218 09:54, 1 maggio 2014 (UTC) Credo che Randall abbia fatto questo fumetto senza pensare pienamente alle implicazioni della posizione che prende. Voglio dire, è certamente un contraccolpo contro la comunità attualmente cosiddetta omofoba (ho problemi con questa parola), ma essenzialmente giustifica anche un sacco di altre cose che questa società non riterrebbe giuste. 173.245.56.86 (talk) (firma i tuoi commenti con ~~~~)Sembra piuttosto irrilevante per il commento a cui stai rispondendo. E anche stranamente vago. 172.69.34.24 19:35, 26 February 2021 (UTC) Vorrei spiegare tutti i modi in cui penso che questo fumetto sia ridicolo – se, effettivamente, sta parlando di quello di cui tutti pensano stia parlando: 1. Il suo disinvolto e accondiscendente rifiuto di punti di vista reali, seriamente tenuti, come mero trolling. 2. Il suo pretendere che tutti questi dibattiti siano solo trolling, come un sito web che sceglie di rimuovere qualcuno che disturba. 3. Tutti quelli che hanno protestato hanno sottolineato che non hanno argomentazioni sul fatto che Mozilla avesse il diritto legale di fare come gli pare; stanno facendo un argomento più morale. Per molti, ahimè, *qualsiasi cosa* è azione del governo o non è niente, quindi gli argomenti morali, curiosamente, finiscono per non avere alcun peso. 4. Molti dall'”altra parte” non hanno avuto problemi a chiamare “Libertà di parola!” con poca o nessuna base legale effettiva. Turnabout è… 5. Quelle stesse persone spesso non hanno avuto problemi con l’effettiva repressione anche quando il governo (ad esempio, un’università statale) è coinvolto. Ci si chiede come sarebbe l’argomento se, per esempio, Woolworth’s si rifiutasse di servire i neri ai loro banconi del pranzo. Oh, aspettate. Beh, di nuovo il voltafaccia. Questo è la maggior parte di quello che mi viene in mente così su due piedi.141.101.88.224 20:52, 23 April 2014 (UTC)

HAAY GUISE I HAS A OPINON AND YOU ALL MUST LISTEN TO ME OKAY HERE GOES WAIT DON’T DELETE ME WAAAGH!!! 199.27.128.71 06:16, 26 April 2014 (UTC)

Quanto è stato recente lo scandalo dei Clippers in relazione a questo fumetto? Ho appena visto sulla barra di tendenza di Facebook che gli sponsor si stanno ritirando per non essere associati al razzismo, e la gente piange sul primo emendamento. 108.162.237.218 05:03, 29 aprile 2014 (UTC)

Off topic – Free Speech Schtonk!

A Il grande dittatore, il più grande film che Charlie Chaplin abbia mai fatto, il Führer grida: “Demokratsie Schtonk! Libertà Schtonk! Free Sprekken Schtonk!”. La parola Schtonk! è stata usata anche come titolo di un film satirico tedesco, che racconta la bufala dei Diari di Hitler.–Dgbrt (talk) 18:59, 29 aprile 2014 (UTC)

“Il 1° emendamento non ti mette al riparo da critiche o conseguenze.” – Certo che non lo fa, io vivo nel Regno Unito –141.101.99.10 18:41, 17 febbraio 2015 (UTC)

Poco disturbato che nessun altro abbia chiamato fuori la difesa speciosa che gridare fuoco in un teatro affollato è in realtà. Se vuoi usare una cosa del genere per dimostrare che non tutti i discorsi sono liberi, fai pure, ma è un argomento piuttosto debole, soprattutto considerando che il giudice stesso che ha deciso in merito ha ritrattato diversi anni dopo in una decisione successiva. I manifestanti hanno il diritto di protestare, yo. –108.162.219.129 23:53, 10 aprile 2015 (UTC)

Conversazione su un server mincraft:Moderatore: Per favore smettilaIdiota: No, ho il diritto alla libertà di parola!Moderatore: E noi abbiamo il diritto di bannarti

  • Idiota ha lasciato il gioco 173.245.56.180 (talk) (firma i tuoi commenti con ~~~~)

Ironicamente il testo del titolo vale anche nell’altro senso. “Se non mi piace il tuo discorso, posso rispondere togliendoti l’amicizia, boicottandoti, ecc. Il Primo Emendamento limita solo l’azione del governo; quello che sto facendo *non è illegale*! 162.158.85.117 12:06, 27 settembre 2016 (UTC)

Dov’è l’ironia? 172.69.34.24 19:35, 26 febbraio 2021 (UTC)

Il riferimento a Schenck lo travisa completamente. Gli imputati furono condannati per aver sollecitato la resistenza alla leva, e la loro condanna non aveva nulla a che fare con le accuse di aver mentito. Furono condannati per essersi opposti alla guerra di Wilson e alle leggi che obbligavano la gente a combattervi. L’espressione “gridare al fuoco in un teatro affollato” è stata da allora un modo popolare per i sostenitori della censura di giustificare ogni sorta di divieto di parola.

Munroe si sbaglia. Il diritto alla libertà di parola significa molto di più che “il governo non può arrestarti per quello che dici”. Significa che il governo non può discriminare le persone in base alle loro opinioni. Non può negare loro il lavoro, impedire loro di usare un forum pubblico o punire gli studenti delle università gestite dal governo sulla base di ciò che dicono. Se il Primo Emendamento impedisse solo al governo di arrestare i dissidenti, avremmo ogni tipo di censura.

Anche il suggerimento di Munroe che le opinioni che provocano urla o boicottaggi siano “stronzate” è inquietante. Gmcgath (talk) 11:58, 6 dicembre 2016 (UTC)

Questo fumetto dimostra che Munroe, almeno all’epoca, è caduto nell’errore comune di confondere un’obiezione sui diritti umani con un’obiezione sui diritti legali. Chiunque passi del tempo a dire cose impopolari si renderà conto che il più delle volte è la comunità, non il governo, che si muove per limitare le tue libertà quando hai una posizione impopolare. Questo suona perfettamente accettabile e persino giusto per le persone che hanno una posizione di maggioranza, ma mostra una certa ingenuità il fatto che non considerino come sarebbe se si trovassero in minoranza. La libertà di parola non ha origine nel Primo Emendamento; è un ideale universale che è stato incorporato nel Primo Emendamento, poiché ci si è resi conto che il governo è un’organizzazione con sufficiente potere per opprimere le persone con opinioni minoritarie. Allo stesso modo, qualsiasi altra organizzazione con il potere di opprimere quelli con opinioni minoritarie è moralmente obbligata ad adottare simili politiche di discorso aperto, proprio come il governo. Il testo del titolo è la parte più egregia, in quanto prende la situazione completamente alla rovescia. Contrariamente a quello che gli è stato detto una volta – che citare la libertà di parola quando gli si dice di stare zitto è la concessione definitiva che non hai un buon argomento – è la persona che tenta di farti tacere che ha ammesso di non avere un buon argomento. Cancellare, mettere a tacere o bannare qualcuno significa ammettere che non si può rispondere alle sue parole con parole proprie. È francamente sconcertante che Munroe esprima questo punto di vista quando è abbastanza contrario ai punti di vista espressi in quasi tutto il resto della sua produzione. 108.162.219.214 17:16, 23 April 2017 (UTC)

Sembra che l’intero scopo dell’esistenza del governo sia garantire i diritti umani e intervenire ogni volta che è necessario per raggiungere questo obiettivo, quindi… 172.69.34.80 19:47, 26 febbraio 2021 (UTC)

Nel XIX secolo, la Western Union si impegnava abitualmente nella discriminazione impedendo ad alcune persone di un particolare punto di vista politico di inviare telegrammi. Una delle conseguenze finali di questo fu la regola del vettore comune, che richiedeva alle compagnie telegrafiche, e più tardi alle compagnie telefoniche, di accettare comunicazioni da tutte le persone su tutti gli argomenti. Queste piattaforme erano considerate così importanti per il funzionamento della società che censurare il discorso era contro l’interesse del pubblico. Se alla compagnia telefonica o di telegrammi non piace quello che stai dicendo sulla loro piattaforma, non possono semplicemente mostrarti la porta. Oggi, le compagnie di social media discriminano abitualmente i punti di vista politici censurando il discorso con cui non sono d’accordo. Sicuramente i social media sono una piattaforma altrettanto, se non più importante per il funzionamento della società di quanto il telegramma e il telefono fossero nel XIX e XX secolo. 21:19, 32 giugno 2018 (UTC)

I siti di social media non sono vettori comuni. I fornitori di servizi Internet (ISP) lo sono. Se tutti gli ISP (e le compagnie telegrafiche e telefoniche e l’ufficio postale) ti bloccano, allora non puoi inviare un messaggio al tuo amico. Se tutti i siti di social media ti bloccano, allora puoi ancora chiamare/trasmettere un messaggio al tuo amico, anche se devi ottenere manualmente il suo indirizzo IP e usare un protocollo peer-to-peer. Semmai, essere banditi da un sito di social media è come essere banditi dagli annunci su un giornale. È un loro diritto decidere come usare la loro parola. 172.68.46.155 03:21, 30 marzo 2020 (UTC)