A causa della scarsità di risorse e di una crescente concorrenza nell’uso del territorio, un utilizzo sostenibile ed efficiente delle risorse diventa sempre più importante. L’applicazione e l’utilizzo multiplo e a cascata delle risorse rinnovabili ha lo scopo di assicurare un’allocazione e una disponibilità futura delle risorse. I compositi legno-polimero (WPC) sono un gruppo di materiali innovativi composti principalmente da risorse rinnovabili. Riassumendo le ricerche recenti, viene mostrato come il WPC può potenzialmente contribuire a un migliore utilizzo a cascata. Per la produzione di WPC, i materiali di scarto e i sottoprodotti dell’industria del legno e dell’agricoltura, ad esempio i ritagli, la segatura, i residui della produzione di pannelli, i fanghi di spappolamento, possono servire come materia prima. Inoltre, la letteratura citata presenta l’uso di polimeri riciclati e biopolimeri come una potenziale alternativa per la componente polimerica del WPC. Usando polimeri biodegradabili, si può formare un composito completamente biodegradabile. Oltre all’uso di materiali riciclati e potenzialmente biodegradabili, si sottolinea che il WPC offre anche la possibilità di essere riciclato, quindi può essere considerato un “composito verde”. Anche se l’influenza dei flussi di rifiuti contaminati e dei tipi misti di riempitivi e polimeri sulle proprietà del WPC fatto con tali riciclati non è ancora pienamente compresa e non esistono sistemi di raccolta per il WPC post-consumo, il riciclaggio in-house nei siti di produzione è identificato come un’opzione promettente poiché riduce i costi di produzione e migliora l’efficienza delle risorse e l’utilizzo a cascata. Sulla base delle valutazioni del ciclo di vita citate, l’ecocompatibilità del WPC è valutata con la conclusione che il WPC non può competere con il legno massiccio per quanto riguarda l’impatto ambientale, ma è un’alternativa ecologica alla plastica pulita in diverse applicazioni.