Wolfram Sievers
Sievers fu processato durante il Processo dei Medici a Norimberga dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, dove fu soprannominato “il nazista Barbablù” dal giornalista William L. Shirer per la sua “folta barba nera come l’inchiostro”. L’Istituto per la Ricerca Scientifica Militare era stato creato come parte della Ahnenerbe, e l’accusa a Norimberga ha attribuito alla Ahnenerbe la responsabilità degli esperimenti sugli esseri umani che erano stati condotti sotto i suoi auspici. Sievers, come suo più alto funzionario amministrativo, fu accusato di aver aiutato e promosso attivamente gli esperimenti criminali.
Sievers fu accusato di essere membro di un’organizzazione dichiarata criminale dal Tribunale Militare Internazionale (le SS), e fu implicato nella commissione di crimini di guerra e crimini contro l’umanità. Nella sua difesa sostenne che già nel 1933 era stato membro di un movimento di resistenza antinazista che progettava di assassinare Hitler e Himmler, e che aveva ottenuto la nomina a direttore della Ahnenerbe per avvicinarsi a Himmler e osservare i suoi movimenti. Sostenne inoltre di essere rimasto in carica su consiglio del suo capo della resistenza per raccogliere informazioni vitali che avrebbero aiutato a rovesciare il regime nazista.
Sievers fu condannato a morte il 20 agosto 1947 per crimini contro l’umanità, e impiccato il 2 giugno 1948, nella prigione di Landsberg in Baviera.