William E. Borah
William E. Borah, per esteso William Edgar Borah, (nato il 29 giugno 1865, Fairfield, Ill, U.S.-morto il 19 gennaio 1940, Washington, D.C.), senatore repubblicano dell’Idaho per 33 anni, meglio conosciuto per il suo ruolo importante alla fine della prima guerra mondiale (1918) nell’impedire l’adesione degli Stati Uniti alla Società delle Nazioni e alla Corte Mondiale.
Borah praticò la legge a Boise, Idaho, e nel 1892 divenne presidente del Comitato Centrale dello Stato Repubblicano. Ha vinto per la prima volta l’elezione al Senato degli Stati Uniti nel 1906 ed è stato restituito alla carica cinque volte con grandi maggioranze, rendendo il suo mandato uno dei più lunghi nella storia degli Stati Uniti. La sfiducia di Borah nella centralizzazione del governo ha limitato il suo impegno nella riforma sociale, ma ha sponsorizzato le fatture che istituiscono il Dipartimento del Lavoro e l’Ufficio Federale dei Bambini. Ha anche fortemente sostenuto l’imposta federale sul reddito e ha combattuto i trusts.
L’isolazionismo ha dominato gli atteggiamenti di Borah verso la politica estera. Tuttavia, sponsorizzò una risoluzione del Congresso (1921) che chiedeva una conferenza internazionale sul disarmo navale a Washington, D.C., che portò al Trattato di limitazione degli armamenti navali concluso il 6 febbraio 1922. Assumendo la presidenza del Comitato del Senato per le Relazioni Estere nel 1924, esercitò un enorme potere in questo settore per i successivi 16 anni.
Borah non si opponeva ai patti internazionali finché il meccanismo di applicazione era limitato a sanzioni morali; così prestò il suo sostegno al Patto Kellogg-Briand (Parigi, 1928), un inefficace accordo multilaterale che teoricamente metteva fuori legge la guerra come strumento di politica nazionale. Ha sempre sostenuto il riconoscimento diplomatico dell’Unione Sovietica e ha anche contribuito a stabilire la politica del buon vicinato verso l’America Latina, sostenendo un accordo equo per il Messico durante la controversia sulle proprietà petrolifere detenute dagli stranieri (1926-28).
Durante la Grande Depressione degli anni ’30, Borah sostenne molte misure del New Deal progettate per alleviare le condizioni economiche interne. Con il montare delle tensioni europee, tuttavia, mantenne la sua posizione isolazionista resistendo a tutti i tentativi di coinvolgere gli Stati Uniti dalla parte degli alleati.