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Thespis

Anche se non ci sono personaggi chiamati Thespis nell’Antigone di Sofocle, troviamo diversi “thespians” nell’opera. Tespi è il nome dato al leggendario inventore della tragedia. Si dice che sia vissuto nella regione dell’Attica, che ospita la città di Atene. Così, Plutarco ha una storia su di lui che interagisce con il famoso legislatore ateniese Solone:

Thespis, a quel tempo, cominciando a recitare tragedie, e la cosa, perché era nuova, prendendo molto con la moltitudine, anche se non era ancora fatta una questione di concorrenza, Solone, essendo per natura amante di sentire e imparare qualcosa di nuovo, e ora, nella sua vecchiaia, vivendo oziosamente, e divertendosi, infatti, con la musica e con il vino, andò a vedere Thespis stesso, come l’antica usanza era, recitare: E dopo che la commedia fu terminata, si rivolse a lui chiedendogli se non si vergognasse di dire tante bugie davanti a un tale numero di persone; e Thespis rispose che non c’era nulla di male a dire o fare così durante la commedia, Solone colpì con veemenza il suo bastone contro il terreno: “Ah”, disse, “se onoriamo e lodiamo un gioco come questo, lo troveremo un giorno nei nostri affari”. (traduzione di John Dryden)

Nonostante le presunte riserve di Solone sull’opera di Tespi, la tradizione sostiene che Tespi vinse il primo premio alle Dionisiache Maggiori tenutesi ad Atene nel 534 a.C. Le fonti antiche ci dicono anche che in origine la tragedia era eseguita dal solo coro, ma che Tespi diede alla tragedia un prologo e passaggi parlati da qualcuno che non fosse il coro. Anche se gli studiosi moderni dubitano fortemente che Tespi abbia effettivamente inventato la tragedia, la nostra parola inglese “thespians” (un altro termine per “attori”) deriva dal suo nome.