Stile a raggi X
Stile a raggi X, modo di rappresentare gli animali disegnando o dipingendo la struttura scheletrica e gli organi interni. È uno degli stili caratteristici dell’arte di alcune culture preistoriche di caccia.
Lo stile può essere visto nell’arte mesolitica del nord Europa (c. 8000-2700 bc), dove sono stati trovati i primi esempi, ma animali con motivi interni sono stati scoperti anche nell’arte delle culture di caccia in Siberia, nel Circolo Polare Artico, in Nord America, nella Nuova Guinea occidentale, in Nuova Irlanda, in India e in Malesia. Oggi si trova principalmente nell’arte rupestre aborigena e nelle pitture su corteccia dell’Arnhem Land orientale, nell’Australia settentrionale.
Le figure dipinte in stile X-ray variano in dimensioni, raggiungendo gli 8 piedi (2,5 metri) di lunghezza. Lo stile è anche usato a volte per rendere delicate immagini policromate della cavità interna dell’animale. Si conoscono immagini in cui sono indicati solo i contorni e lo scheletro dell’uccello, del pesce o del mammifero, e l’intero sistema interno di organi è espresso da una “linea della vita”, una singola linea orizzontale che va dalla bocca dell’animale a un punto che rappresenta il cuore o lo stomaco. Non si sa se la raffigurazione di un animale in stile radiografico avesse un particolare simbolismo religioso.