Questo articolo esamina il concetto di segnali deboli: la sua idea di base presentata da Igor Ansoff e i suoi sviluppi successivi. Sosteniamo che i recenti studi sui futures hanno essenzialmente approfondito l’analisi di questo concetto, che originariamente mancava di una definizione precisa. Collocare i segnali deboli nel contesto generale della ricerca sui futures ha fornito al concetto un punto di aggancio teorico e lo ha collegato ad altri concetti di futures – come i segnali forti e le tendenze. Studi recenti hanno anche aumentato l’applicabilità del concetto di segnali deboli, specificando i modi in cui i segnali possono essere identificati, raccolti e interpretati. Di conseguenza, un certo numero di esempi empirici di analisi di segnali deboli sono oggi disponibili. Nel presente documento, riassumiamo e valutiamo sia i contributi teorici che le implicazioni manageriali di questi nuovi approcci. Mentre sottolineiamo i progressi della ricerca, vogliamo anche sottolineare che Ansoff non solo è stato un pioniere nel campo, ma ha sviluppato molte idee che sono ancora applicabili oggi. Concludiamo il nostro articolo suggerendo direzioni per l’ulteriore sviluppo della ricerca sui segnali deboli.