Robert William Thomson
I nomi dei grandi inventori scozzesi escono facilmente dalla lingua; John Logie Baird (televisione), Alexander Graham Bell (telefono), Charles Macintosh (impermeabilizzazione), James Watt (pioniere del motore a vapore) e John Dunlop inventore del pneumatico, o si dovrebbe leggere re-inventore del pneumatico?
Infatti si dovrebbe leggere re-inventore; il pneumatico è stato brevettato da uno dei più prolifici, ma ora ampiamente dimenticato, inventori scozzesi, Robert William Thomson il 10 dicembre 1845, circa 43 anni prima della reinvenzione di John Dunlop. Le “Aerial Wheels” di Thomson furono successivamente dimostrate a Regents Park a Londra nel 1847 e dimostrarono a tutti i presenti che potevano sia ridurre il rumore che migliorare il comfort dei passeggeri. Ma chi era Robert William Thomson, e cos’altro ha inventato?
Robert era nato a Stonehaven, sulla costa nord-orientale della Scozia nel 1822; era il figlio di un proprietario di un mulino di lana locale ed era l’undicesimo di dodici figli. Originariamente destinato al ministero, sembra che avesse grandi difficoltà a venire a patti con il latino, e fu quindi costretto a considerare un percorso di carriera alternativo.
Lasciata la scuola a 14 anni, Robert fu mandato a stare con uno zio a Charleston nella Carolina del Sud, USA, per imparare il mestiere di mercante. Ma anche questo, a quanto pare, non gli piaceva, visto che tornò a casa due anni dopo.
Poi trovò qualcosa che poteva fare, e prontamente insegnò a se stesso la chimica, l’elettricità e l’astronomia con l’assistenza di un tessitore locale che aveva qualche conoscenza di matematica.
Il padre gli mise a disposizione un laboratorio quando aveva solo 17 anni, e sembra che questo abbia ispirato il suo lato creativo e inventivo. Ha prontamente ri-progettato, ri-costruito e migliorato in modo sostanziale il funzionamento del mangano di sua madre. Progettò e costruì anche una sega a nastro e un prototipo di motore a vapore rotativo.
Dopo aver fatto il suo apprendistato presso una società di ingegneria ad Aberdeen e Dundee, Robert iniziò a lavorare a Edimburgo come assistente di un ingegnere civile. Coinvolto in alcuni grandi progetti di costruzione e demolizione, sviluppò un metodo di detonazione di cariche esplosive a distanza usando l’elettricità. Rispetto alla consolidata routine “accendi la carta blu e scappa” dell’epoca, la nuova e relativamente sicura tecnica di Robert deve aver salvato innumerevoli vite nel corso degli anni.
Con la grande somma di nove sterline in tasca, Robert partì per Londra alla ricerca di una nuova sfida ed entrò nel campo in rapida espansione dell’ingegneria ferroviaria. Iniziò a lavorare per gli appaltatori Sir William Cubitt e Robert Stephenson, ma alla fine formò la propria società di consulenza ferroviaria nel 1844.
Thomson aveva solo 23 anni quando nel 1845 fece domanda per il brevetto che avrebbe lasciato il segno nel mondo – brevetto n. 10990. Il pneumatico di gomma – o “ruota aerea”, come la chiamava Thomson – avrebbe finalmente trasformato il viaggio su strada da una scomoda successione di dossi e scossoni, a una corsa tranquilla e liscia, fornendo un cuscino d’aria tra la strada e il veicolo stesso.
Nonostante i vantaggi dimostrabili del pneumatico, l’invenzione di Robert era circa cinquant’anni avanti rispetto al suo tempo, perché nel 1845, non solo non c’erano automobili, ma le biciclette stavano solo iniziando a comparire sulle strade di città e paesi. Questa mancanza di domanda, insieme agli alti costi di produzione, ridusse i pneumatici a una mera curiosità.
Insofferente, Robert continuò a brevettare il principio della penna stilografica nel 1849.
Nel 1852 Robert accettò un posto a Java, lavorando come ingegnere in una piantagione di zucchero, migliorando i macchinari esistenti per la produzione di zucchero e progettando nuove attrezzature, compresa la prima gru mobile a vapore e un bacino di carenaggio idraulico. Fu anche mentre era a Java che incontrò e sposò Clara Hertz, con la quale ebbe due figli e due figlie. La famiglia alla fine tornò a Edimburgo nel 1862, a causa della cattiva salute di Robert.
La sua cattiva salute non sembra però aver rallentato Robert, poiché nel 1867 sviluppò il primo veicolo meccanico di successo per il trasporto su strada, un motore a trazione a vapore. Inoltre, brevettò dei solidi pneumatici in gomma indiana che significavano che le sue pesanti macchine a vapore potevano viaggiare lungo le strade senza danneggiare la superficie. Nel 1870 i “Thomson Steamers” venivano prodotti ed esportati in tutto il mondo.
Robert morì l’8 marzo 1873 nella sua casa di Moray Place, Edimburgo, all’età relativamente giovane di 50 anni e fu sepolto nel Dean Cemetery. Ma anche questo non lo rallentò, perché l’ultimo dei quattordici brevetti registrati a suo nome, questa volta per cinture elastiche, fu depositato più tardi quell’anno da sua moglie, Clara.
Sarebbe stato circa 15 anni dopo che un altro scozzese, John Boyd Dunlop, avrebbe reinventato il pneumatico di gomma di Robert Thomson. Solo che questa volta il mondo si era messo al passo, le biciclette erano ormai di uso comune e le nuove auto a motore stavano cominciando ad apparire, e così fu che il nome di Dunlop piuttosto che Thomson sarebbe stato registrato nei libri di storia.
Una targa di bronzo che commemora l’anniversario della nascita di Robert Thomson si trova ora su un edificio a sud della Market Square di Stonehaven. Ogni anno a giugno, i proprietari di veicoli d’epoca e le loro macchine si riuniscono per un raduno domenicale in onore del grande uomo.