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Pettorale in acciaio

Sono stati creati diversi modelli; il numero indica l’anno di sviluppo:

  • SN-38
  • SN-39
  • SN-40, SN-40A
  • SN-42, in acciaio 36SGN di 2 mm, le tolleranze 1,8 – 2,2 mm, peso del petto 3,3 – 3,5 kg. Proteggeva un’area di 0,2 metri quadrati.
  • SN-46

I pettorali in acciaio insieme ai convenzionali elmetti in acciaio SSh-40 equipaggiavano gli ingegneri d’assalto e le brigate di sminamento della Riserva del Comando Supremo STAVKA, per cui sono talvolta chiamati “fanteria tubolare”. Il pettorale SN-42 era progettato per proteggere da attacchi con baionetta, piccoli frammenti di shrapnel, e proiettili di pistola da 9mm con nucleo in piombo, fornendo protezione contro il fuoco di una mitragliatrice MP-38/40 da distanze di 100-150m, e un singolo colpo di un fucile Mauser 7,92×57mm (come il Gewehr 41), ma a condizione che il proiettile andasse in tangente. In seguito all’adozione da parte della Wehrmacht della fornitura di cartucce 9mm, la cartuccia codice R.08 mE (tedesco: mit Eisen Kern), con un proiettile con anima in acciaio dolce (ferro), richiedeva l’aumento dello spessore a 2,6 mm per la piastra toracica (2,5 – 2,7 mm). Questa riprogettazione ricevette il nome SN-46.

Per gli standard moderni, sono più o meno equivalenti a un giubbotto di classe II.

  • Flag of the Soviet Union.svg

    URSS – i pettorali in acciaio SN-42 iniziarono ad arrivare nell’esercito nel 1942 e furono poi utilizzati durante la seconda guerra mondiale.

  • Flag of Poland.svg

    Polonia – la corazza d’acciaio sovietica entrò in servizio nella 1a Armata polacca (al 31 ottobre 1944 c’erano 1000 pezzi).

  • Flag of Germany (1935–1945).svg

    Il Terzo Reich – secondo alcuni resoconti, i pettorali in acciaio sovietici catturati vennero a rifornire l’esercito tedesco; anche la Germania, in quantità limitate (solo per parti delle SS, per lo più squadre d’assalto), produsse pettorali simili.

Le stime delle prestazioni delle piastre da parte dei soldati in prima linea erano miste, ricevendo sia feedback positivi che negativi. Il giubbotto funzionava bene nei combattimenti in strada e in altri tipi di combattimento ravvicinato. Tuttavia, sul campo, dove le squadre d’assalto dovevano spesso strisciare, i pettorali erano solo un peso inutile.

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