Windows 7 ha raggiunto la fine della vita, il che significa niente più aggiornamenti gratuiti di funzionalità o sicurezza. Quindi cosa dovrebbe fare Microsoft con il codice sorgente di Windows 7? I sostenitori della Free Software Foundation (FSF) stanno chiedendo a Microsoft di “riparare ai torti del passato” rilasciando Windows 7 come software libero.

La FSF, fondata da Richard Stallman nel 1985, ha a lungo agito contro l’uso da parte di Microsoft di licenze di software proprietario. Al lancio di Windows 7, FSF ha esortato i clienti ad abbandonare il sistema operativo. Tuttavia, l’ultima campagna del gruppo chiede a Microsoft di “fare la cosa giusta” aprendo Windows 7 sotto una licenza libera come la GNU Public License (GPL), che Stallman ha creato.

La nuova petizione arriva mentre Microsoft abbraccia sempre più l’open source e Linux, occasionalmente open-sourcing pezzi del suo impero software, e anche la spedizione di Windows 10 con un kernel Linux.

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Ma è improbabile che Microsoft ceda alle richieste di Windows 7 che FSF ha delineato in una petizione lanciata la scorsa settimana, chiedendo a Microsoft di “darlo alla comunità per studiarlo e migliorarlo”.

FSF sostiene che Microsoft non ha “nulla da perdere liberando una versione del loro sistema operativo che loro stessi dicono aver raggiunto la sua fine”.

La petizione mirava a raccogliere almeno 7.777 sostenitori e oggi li ha superati di 1.000 unità.

La petizione delinea tre richieste:

• Chiediamo che Windows 7 sia rilasciato come software libero. La sua vita non deve finire. Datelo alla comunità per studiarlo, modificarlo e condividerlo.
• Vi esortiamo a rispettare la libertà e la privacy dei vostri utenti – non semplicemente a costringerli a usare le maniere forti per l’ultima versione di Windows.
• Vogliamo più prove che rispettate davvero gli utenti e la loro libertà, e non state solo usando questi concetti come marketing quando vi fa comodo.

Windows 7 ha raggiunto la fine della vita questo mese, ma una ragione per cui Microsoft probabilmente non farà l’open-source di Windows 7 è che per i prossimi tre anni fornirà ancora aggiornamenti di sicurezza per le aziende che pagano per Windows 7 Extended Security Updates (ESU). Gli ESU di Windows 7 sono rivolti ai clienti che non hanno completato la migrazione a Windows 10.

Il governo federale tedesco, per esempio, ha riferito che pagherà almeno 800.000 euro (886.000 dollari) quest’anno a Microsoft per Windows 7 ESU.

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Inoltre, come sottolinea The Register, ci sono ancora porzioni di codice di Windows 7 in Windows 10, quindi probabilmente non è nell’interesse dell’azienda rilasciare una versione gratuita di Windows 7.

Un Windows libero è stata una richiesta costante di Stallman, che si è ritirato dalla FSF lo scorso anno. Ha fatto un discorso alla Microsoft Research l’anno scorso delineando 10 richieste, tra cui che Microsoft “riprenda pubblicamente gli attacchi di Microsoft al copyleft fatti negli anni 2000” e che rilasci il codice sorgente di Windows sotto la GNU GPL.

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