Introduzione al Podcast di Atlas Obscura
Il World Museum of Mining si trova sul terreno di una ex miniera attiva e vanta diverse strutture e attrezzature originali, racchiudendo una parte importante della ricca storia mineraria di Butte, Montana.
Dalla fine del XIX secolo all’inizio del XX secolo, la città si era affermata come una delle principali città del rame del West americano. A quel tempo, il rame era molto richiesto ed era necessario per le nuove tecnologie, compreso l’uso dell’energia elettrica. Entro il 1910, Butte fu soprannominata “la collina più ricca della Terra”, dato che aveva molte miniere diverse sparse intorno ai confini della città.
Una di queste miniere che fu scoperta all’interno della città nel 1875 era conosciuta come la “Orphan Girl Mine”, soprannominata anche “Orphan Annie” o semplicemente “The Girl”, a causa delle sue temperature di lavoro desiderabilmente fresche (da 55 a 56 gradi Fahrenheit). La miniera Orphan Girl è stata scavata fino a una profondità di 3.200 piedi e sorprendentemente non ha prodotto rame, ma ha prodotto argento, piombo e zinco. La miniera chiuse nel 1956 e nel 1963 il terreno fu designato per diventare il sito del World Museum of Mining, che aprì le sue porte al pubblico nel luglio del 1965.
Il cortile della miniera Orphan Girl presenta molte strutture originali ancora in piedi dei tempi d’oro della miniera, tra cui la testata alta 100 piedi e la Hoist House (la testata è stata rinnovata nel 2013, rendendola accessibile per salire a piedi). La Hoist House ospita anche altre mostre e attrezzature originali.
Altre attrazioni nel cortile della miniera includono le gabbie originali su cui i minatori cavalcavano per scendere nella miniera, una struttura commemorativa composta da quattro pareti di lastre di granito nero lucido sabbiate con i nomi di 2.500 uomini che hanno perso la vita in incidenti in miniera, mulino/smelter, concentratore o ferrovia. Il cortile della miniera presenta anche più di 66 altre esposizioni che mostrano le attrezzature minerarie usate dal 1860 al 1970.
Insieme al cortile della miniera, l’altra caratteristica principale del museo è un’accurata ricreazione di una città mineraria del 1890, giocosamente chiamata “Hell Roarin’ Gulch”. La finta città presenta 15 strutture storiche intatte e altri 35 edifici costruiti con vecchi materiali da volontari tra la metà degli anni ’60 e gli anni ’80. Tutti gli edifici sono pieni di un’abbondanza di manufatti d’epoca e alcuni anche di manichini che indossano abiti d’epoca. Molte delle strutture storiche nella città finta sono complete, strutture originali che sono state trasferite al museo dalle aree circostanti del Montana, compresa la casa del sovrintendente, la scuola e due chiese.