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Effetto Wolff-Chaikoff

L’effetto Wolff-Chaikoff, scoperto dai dottori Ene Wolff e Israel Lyon Chaikoff all’Università della California nel 1948, è una riduzione dei livelli di ormone tiroideo causata dall’ingestione di una grande quantità di iodio. Hanno dimostrato che l’iniezione di iodio nei ratti ha inibito quasi completamente l’organificazione (ossidazione dello iodio) nella ghiandola tiroidea. I pazienti con la malattia di Graves sono più sensibili dei pazienti eutiroidei, e lo iodio è stato usato per gestire la malattia di Graves.

È un fenomeno autoregolatore che inibisce l’organificazione della ghiandola tiroidea, la formazione di ormoni tiroidei all’interno del follicolo tiroideo e il rilascio di ormoni tiroidei nel sangue. Questo diventa evidente in seguito a livelli elevati di ioduro in circolazione. L’effetto Wolff-Chaikoff dura per diversi giorni, dopo di che è seguito da un fenomeno di “fuga”, che è descritto dalla ripresa della normale organificazione dello iodio e della normale funzione della perossidasi tiroidea. Si pensa che il “fenomeno della fuga” si verifichi a causa di una diminuzione della concentrazione di iodio inorganico secondaria alla down-regolazione del cotrasportatore di ioduro di sodio nella membrana basolaterale delle cellule follicolari della tiroide.