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DDT e residui di metaboliti nel pipistrello meridionale (Miniopterus schreibersii bassanii) del sud-est dell’Australia

Il pipistrello meridionale (Miniopterus schreibersii bassanii) è un insettivoro, specie che vive in grotta obbligata trovato nel sud-est del Sud Australia e Victoria occidentale, Australia. In tempi recenti, il dito della colpa per un apparente declino della popolazione a Bat Cave, Naracoorte (uno dei due soli rifugi di maternità conosciuti per questa specie, l’altro è Starlight Cave, Warrnambool) è stato puntato contro l’uso di pesticidi nella regione, dopo il ritrovamento di residui di insetticidi organoclorurati e organofosfati nel guano dei pipistrelli. Questo studio ha campionato giovani pipistrelli del sud dalle Bat Cave e Starlight Cave, e ha determinato le concentrazioni di DDT, DDD e DDE nel fegato, nel muscolo pettorale, nel cervello e nei tessuti grassi del deposito posteriore. Il DDT è stato rilevato solo in tre campioni di tessuto (concentrazione più alta, 126 microg kg(-1) (peso umido) nel grasso dorsale), il DDD è stato rilevato solo nel tessuto cerebrale (concentrazione più alta, 115 microg kg(-1) (peso umido)), ma il DDE è stato rilevato nella maggior parte dei tessuti (concentrazione più alta, 24.200 microg kg(-1) (peso umido) nel grasso dorsale). Un carico corporeo minimo di DDE è stato stimato per ogni pipistrello, e poi per ogni sesso in ogni sito, dai dati di tutti i tessuti campionati. I carichi corporei di DDE stimati erano più alti nei pipistrelli maschi della Starlight Cave (114 microg kg(-1)), poi nelle femmine della Starlight Cave (54,5 microg kg(-1)) e nei maschi della Bat Cave (53,2 microg kg(-1)). Le femmine di pipistrelli della Bat Cave avevano il carico corporeo stimato più basso (24,2 microg kg(-1)). I confronti delle concentrazioni di DDE tra i sessi hanno mostrato che la contaminazione non era statisticamente diversa all’interno di ciascun sito di maternità. Le diverse concentrazioni chimiche osservate nei pipistrelli della Bat Cave e della Starlight Cave sono indicative di diversi luoghi di alimentazione e forse di una scissione della popolazione emergente, minacciando ulteriormente una specie già a rischio a causa dei cambiamenti su scala paesaggistica dell’uso del territorio in tutto il suo areale.