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Caduta dell’Unione Sovietica, Parte I: La fine inaspettata della guerra fredda

Per mezzo secolo, la guerra fredda e la minaccia della “distruzione reciproca assicurata” hanno definito la realtà geopolitica. Con gli Stati Uniti e i suoi alleati della NATO da una parte e l’URSS e il Patto di Varsavia dall’altra, il mondo dopo la seconda guerra mondiale era bloccato in uno stallo apparentemente senza fine tra superpotenze. Ma la fine arrivò, drammaticamente, pacificamente e inaspettatamente, quando l’Unione Sovietica crollò alla fine di dicembre del 1991. In occasione del 20° anniversario della dissoluzione dell’URSS, esploriamo il passato, il presente e il futuro della Russia attraverso una serie di 3 parti CONTEXT. Nella prima parte, rivisitiamo quel fatidico momento storico con l’aiuto di un gruppo di esperti: Jack Matlock è stato ambasciatore degli Stati Uniti in Unione Sovietica (1987-1991). Il suo primo incarico a Mosca fu nel 1961, e fu dall’ambasciata che visse la crisi dei missili di Cuba del 1962, aiutando a tradurre i messaggi diplomatici tra i leader americani e sovietici. È l’autore di Reagan e Gorbaciov: come finì la guerra fredda e anche di Autopsia di un impero: The American Ambassador’s Account of the Collapse of the Soviet Union.Lilia Shevstova presiede il Russian Domestic Politics and Political Institutions Program al Carnegie Endowment for International Peace, dividendosi tra gli uffici di Washington e Mosca. Prima di entrare a far parte del Carnegie Endowment, è stata vicedirettrice dell’Istituto moscovita di studi economici e politici internazionali dell’Accademia russa delle scienze e direttrice del Centro di studi politici di Mosca.Angela Stent è direttrice del Centro di studi eurasiatici, russi ed europei orientali e professoressa di governo e servizio estero alla Georgetown University. È anche Senior Fellow (non residente) alla Brookings Institution e co-presiede il suo Hewett Forum sugli affari post-sovietici. Dal 2004-2006 è stata responsabile dell’intelligence nazionale per la Russia e l’Eurasia al National Intelligence Council. Charles King è professore di affari internazionali e di governo alla Georgetown University, dove in precedenza è stato presidente della facoltà della Edmund A. Walsh School of Foreign Service. Insegna corsi di politica comparata, studi sull’Europa orientale e affari internazionali ed è stato premiato per tre volte dalla Georgetown University.